Quando
parliamo di macrobiotica c’è ancora chi un po’ storce il naso, pensando a
chissà quale disciplina o filosofia “new age”. In realtà se cerchiamo cosa
voglia dire questa parola troviamo per esempio dal dizionario Treccani, che
questo termine deriva dal greco
μακροβίωσις «lunga
vita», μακροβίοτος «longevo»
e
che il termine “è stato coniato da
Georges Oshawa, per indicare una dottrina da applicare alla vita quotidiana,
per assicurarsi la massima efficienza psicofisica. In particolare l’alimentazione
è prevalentemente vegetariana, si avvale soprattutto di cereali integrali,
altri prodotti che non abbiano subito manipolazioni e sofisticazioni,
escludendo quindi zucchero, bevande ottenute industrialmente, i prodotti in
scatola e i conservati in genere”.
Chissà quanti di voi stan vivendo in modo macrobiotico,
oggi, e ancora non lo sapevano!
Senza
cadere negli estremismi, è sempre utile ed intelligente prendere da altre
tradizioni cibi che possano aiutarci ed essere addirittura curativi! Uno di
questi è il miso.
Il
miso è un patè di colore marrone, fermentato e invecchiato.
La
fermentazione dei cibi è un sistema molto antico utilizzato per la
conservazione: durante il processo entrano in gioco diversi tipi di
microrganismi, e il cibo, cosi trasformato, favorisce la flora batterica
intestinale, oltre a modificare il valore nutritivo di quello stesso alimento.
Il
miso è composto da soia, un cereale (di solito riso o orzo) e sale marino.
Si
utilizza come condimento e nelle minestre. L’aspergillus orizae è il fungo che
ci regala la fermentazione, e con essa enzimi vivi che migliorano la flora
intestinale, ed un sacco di aminoacidi essenziali. Tutto ciò si traduce in miglioramento del metabolismo, vitalità di pelle e capelli, digestione, riduzione del colesterolo e miglioramento
di circolazione venosa e pulizia dei vasi sanguigni.
In
poche parole possiamo aggiungerlo ai piatti caldi pochi minuti prima di
servirli (come ci consigliano su “Cucina Naturale” di questo mese), o preparare
la classica zuppa di miso (perfetta come prima portata di pranzo o cena).
Ecco
la ricetta:
5cm
di alga wakame secca
1-2
cipolle tagliate a mezza rondella
prezzemolo
o cipollotto
miso
d’orzo o riso
Mettere
a bagno la wakame per 5 minuti e tagliare a pezzettini. Aggiungere acqua fredda
all’alga wakame e portare a bollore. Tagliare la cipolla e aggiungerla al brodo
bollente. Lasciare cuocere 3-5 minuti fino a quando la cipolla è cotta e
morbida. Diluire il miso (1 cucchiaino per persona o per tazza di brodo),
aggiungere al brodo e sobbollire per 3-4 minuti. Guarnire con cipollotto o
prezzemolo.
Possiamo
aggiungere del tofu che si fa cuocere insieme alle verdure prima di aggiungere
il miso.
Bibliografia:
- Catia Trevisani, Fondamenti di Nutrizione,
Edizioni Enea
- Martin Halsey, Cucina che Cura, Edizioni
La Sana Gola
- Cucina Naturale, settembre 2015, Tecniche Nuove
- Cucina Naturale, settembre 2015, Tecniche Nuove