domenica 13 settembre 2015

Il Miso


Quando parliamo di macrobiotica c’è ancora chi un po’ storce il naso, pensando a chissà quale disciplina o filosofia “new age”. In realtà se cerchiamo cosa voglia dire questa parola troviamo per esempio dal dizionario Treccani, che questo termine deriva dal greco
μακροβίωσις «lunga vita», μακροβίοτος «longevo»
e che il termine “è stato coniato da Georges Oshawa, per indicare una dottrina da applicare alla vita quotidiana, per assicurarsi la massima efficienza psicofisica. In particolare l’alimentazione è prevalentemente vegetariana, si avvale soprattutto di cereali integrali, altri prodotti che non abbiano subito manipolazioni e sofisticazioni, escludendo quindi zucchero, bevande ottenute industrialmente, i prodotti in scatola e i conservati in genere”.
Chissà quanti di voi stan vivendo in modo macrobiotico, oggi, e ancora non lo sapevano! 

Senza cadere negli estremismi, è sempre utile ed intelligente prendere da altre tradizioni cibi che possano aiutarci ed essere addirittura curativi! Uno di questi è il miso.



Il miso è un patè di colore marrone, fermentato e invecchiato.
La fermentazione dei cibi è un sistema molto antico utilizzato per la conservazione: durante il processo entrano in gioco diversi tipi di microrganismi, e il cibo, cosi trasformato, favorisce la flora batterica intestinale, oltre a modificare il valore nutritivo di quello stesso alimento.
Il miso è composto da soia, un cereale (di solito riso o orzo) e sale marino.
Si utilizza come condimento e nelle minestre. L’aspergillus orizae è il fungo che ci regala la fermentazione, e con essa enzimi vivi che migliorano la flora intestinale, ed un sacco di aminoacidi essenziali. Tutto ciò si traduce in miglioramento del metabolismo, vitalità di pelle e capelli, digestione, riduzione del colesterolo e miglioramento di circolazione venosa e pulizia dei vasi sanguigni.

In poche parole possiamo aggiungerlo ai piatti caldi pochi minuti prima di servirli (come ci consigliano su “Cucina Naturale” di questo mese), o preparare la classica zuppa di miso (perfetta come prima portata di pranzo o cena).





Ecco la ricetta:

5cm di alga wakame secca
1-2 cipolle tagliate a mezza rondella
prezzemolo o cipollotto
miso d’orzo o riso

Mettere a bagno la wakame per 5 minuti e tagliare a pezzettini. Aggiungere acqua fredda all’alga wakame e portare a bollore. Tagliare la cipolla e aggiungerla al brodo bollente. Lasciare cuocere 3-5 minuti fino a quando la cipolla è cotta e morbida. Diluire il miso (1 cucchiaino per persona o per tazza di brodo), aggiungere al brodo e sobbollire per 3-4 minuti. Guarnire con cipollotto o prezzemolo.
Possiamo aggiungere del tofu che si fa cuocere insieme alle verdure prima di aggiungere il miso.



Bibliografia:
- Catia Trevisani, Fondamenti di Nutrizione, Edizioni Enea
- Martin Halsey, Cucina che Cura, Edizioni La Sana Gola
- Cucina Naturale, settembre 2015, Tecniche Nuove