sabato 23 febbraio 2013

Una Rosa è una Rosa è una Rosa

Questo l'epitaffio che Gertrude Stein ha voluto sulla sua tomba parigina e per Cattabiani mai definizione fu più perfetta nella tradizione occidentale per un Fiore come questo. La Rosa si porta dietro una simbologia che spazia dal più elementare significato (l'impermanenza della vita ispirata alla sua breve durata), all'immagine che di essa hanno i poeti del Medioevo, intendendola come simbolo del femminile e della fuggevole bellezza, sino a simbologie più religiose che la legano allo Spirito Santo, le cui fiammelle in alcune rappresentazioni sono sostituite dai petali del fiore, al simbolo di Cristo stesso, quando nel Medioevo un ramoscello di rose d'oro divenne ciò che lo rappresentava. Per i Greci fu attributo di Afrodite e a poco a poco divenne poi simbolo della Madonna. In onore della Rosa-Maria, si recita il Rosario ispirandosi a quelle corone di fiori che erano l'ornamento usuale nelle feste profane e religiose.
E' a partire dalla "grandezza" che si trascina questo fiore, che l'olio essenziale di cui voglio parlare in questo post trova collocazione. E' un olio tra i più pregiati e costosi.
Ricordo ancora come fosse ieri il mio primo insegnante di Aromaterapia. Quando venne il momento di parlarci della Rosa Damascena, sembrava in estasi, come fosse ipnotizzato e catturato da tanta preziosità, al momento non riuscii a capire, ma questo olio davvero racchiude in sé tutto che ciò che possa riferirsi al femminile dell'essere, nel senso più divino.

Dobbiamo distinguere le due rose più diffuse in ambito aromaterapico: la rosa di maggio (rosa centifolia) e la rosa bulgara (damascena). La prima, di origine orientale è coltivata oggi in tutto il bacino del Mediterraneo, la damascena invece è spesso coltivata in Turchia e Bulgaria, ed è sicuramente la più preziosa.

Tisserand ci ricorda che si ricorre alla rosa da tempi immemorabili (come peraltro per gli altri oli): per la sua bellezza, la sua fragranza, le sue proprietà terapeutiche. I Romani la utilizzavano per preparare profumi e dolci, per aromatizzare l'acqua del bagno e per combattere il malessere da ebrezza alcolica. Pare che l'olio di rosa sia stato scoperto per caso in Persia, in occasione delle feste organizzate per celebrare le nozze della principessa Nour-Djihan con l'imperatore Djihanguyr. Tutto intorno ai giardini della reggia era stato scavato un solco che era stato riempito di acqua di rose. Il calore del sole serparò l'olio, che affiorò in superficie sotto forma di schiuma. Questa schiuma fu raccolta e da allora ebbe inizio la produzione dell'olio di Rosa.
L'olio di Rosa è color arancio verdastro, e per ottenere una goccia di rosa bulgara occorrono 30 rose; per ottenerne 30g circa una quarantina di chili... Ecco perché risulta essere così cara ancora oggi. 

Sappiamo che gli oli essenziali lavorano a più livelli: se parliamo di aromaterapia sottile, la Rosa lavora sull'equilibrio negli eccessi, dona fiducia ed un immediato conforto. Rimuove traumi, asti, rancori e sentimenti distruttivi. Innesca infatti processi di guarigione e di risanamento ed è quindi consigliata nelle malattie gravi o croniche, sia fisiche che psichiche. E' un messaggio di aiuto e di speranza con una modalità molto delicata ma comunque profonda.

L'olio si ottiene dalla distillazione dei fiori e le proprietà farmacologiche riconosciute sono quelle di neurotonico e tonico sistemico, cardioregolatore e vasotonico. Sia la rosa bulgara che la rosa di maggio hanno indicazioni come riequilibrante libidico, antinfiammatorio, astringente ed emostatico per un aiuto che può profilarsi nei confronti di piccole depressioni, infezioni delle vie respiratorie, dismenorree e metrorragie. La rosa di maggio può essere utile negli stati ansiosi che si profilano con palpitazioni e disritmie cardiache.
L'utilizzo è sia per via esterna che per via interna. Ma vi ricordo che per la via interna è necessario rivolgersi ad un Medico od un Aromaterapeuta esperto.

A livello cosmetico anche qui le indicazioni sono molteplici: è un grande aiuto nelle pelli secche e sensibili, le pelli senescenti, è cicatrizzante ed idratante.

Come per altri oli preziosi è sempre bene rivolgersi a case che ci garantiscano la qualità del prodotto finale. Il prezzo in questo caso è un indicatore primario: un olio che costa poco non è certamente garanzia di qualità. Quando pensiamo ad un profumo chimico da regalarci o da regalare, ricordiamoci che allo stesso prezzo possiamo avere l'essenza di questo Fiore... Per chi apprezza sarà un regalo meraviglioso...



Bibliografia:

R. Balz, Il potere curativo degli oli essenziali, Punto d'Incontro
A. Cattabiani, Florario, Oscar Mondadori
F. Firenzuoli, Gli oli essenziali, Tecniche Nuove
L. Fortuna, Aromaterapia per l'anima, Xenia, 
Schede tecniche Fitomedical     
R. Tisserand, Manuale di Aromaterapia, Mediterranee


 

Pensierino

... Quando non sai più come andare avanti, lascia che siano le piante a dirtelo, le piante che tu lasci spuntare, crescere, fiorire, e dar frutti dentro di te. Impara il linguaggio dei fiori.

Tutti gli abitanti della Terra sono in grado di capire il linguaggio dei fiori, poiché il loro maestro è lo Spirito-Sole che parla al cuore di ogni uomo. Le piante indicano la via che porta dalla morte alla resurrezione, passando attraverso qualsiasi strettoia e abisso, sopra qualsiasi pascolo e a qualsiasi altezza il sentiero possa condurre: la bacca di sambuco, la rosa selvatica, il crisantemo, l'aster... sono i gradini della scala che porta alla trasformazione, alla purificazione e alla guarigione dalle ingiustizie e dagli affanni del mondo.

Albert Steffen, Journeys Here and Yonder

mercoledì 6 febbraio 2013

Fake Empire e Agrimony

Forse ormai sono talmente immersa nella psicologia dei Fiori che li vedo e sento ovunque, sul bus, al cinema, alla televisione e in posta, mi sento avvolta come fossi il centro di un bellissimo Fiore ed ogni petalo rappresenta la descrizione di ognuno di essi, insomma un mondo che Bach ha incredibilmente condensato in 38 emozioni e all'interno di esso, tutta l'intera umanità!
Oggi recandomi al lavoro ho sentito un album che amo particolarmente, Boxer dei The National e la prima canzone, Fake Empire, secondo me descrive benissimo lo stato Agrimony.

Fake Empire
Stay out super late tonight, picking apples, making pies.
Put a little something in our lemonade and take it with us.
We're half-awake in a fake empire.
We're half-awake in a fake empire.

Tiptoe through our shiny city, with our diamond slippers on,
do our gay ballet on ice,
bluebirds on our shoulders.
We're half-awake in a fake empire.
We're half-awake in a fake empire.

Turn the light out, say goodnight,
no thinking for a little while.
Let's not try to figure out everything at once.
It's hard to keep track of you falling through the sky.
We're half-awake in a fake empire.
We're half-awake in a fake empire.

Questo continuo lamentarsi di un impero fasullo, un impero che evidentemente non condivido politicamente nè ideologicamente, è intercalato ad azioni un po' strane che compio, forse, proprio per non pensarci: restare fuori fino a tardi cogliendo mele e facendo torte, attraversare la città con pantofole di diamanti, fino a dirsi di spegnere la luce, e cercare di non pensarci per un po'. Siamo mezzi svegli in un impero fasullo.  
Un desiderio di non essere pienamente coscienti per non realizzare quanto la realtà non ci piaccia.
La notte, nello stato Agrimony negativo è il momento forse peggiore: ci si ritrova a fronteggiare la propria parte oscura, la medaglia in ombra. Ecco che quindi sovente sorgono problemi di insonnia, attacchi di fame notturni, o episodi di pipì a letto nei bambini.
I tipi Agrimony sono persone gioviali, Bach li definisce pieni di buonumore e compagni ottimi, insomma sono quelli che spesso vengono considerati l'anima di una compagnia intera, quelli che se non ci sono, ci si annoia.  Ma dietro questa "maschera" di leggerezza ed allegria, si celano spesso persone che non accettano le proprie croci, e pur di non pensarci possono persino ricorrere ad alcol e droghe, sostanze che offuscano e fan dimenticare i propri problemi.
Il lato buio di sè è invece importante, e non bisogna averne paura: Agrimony permette di integrarlo alla nostra quotidianità, nei bambini ho riscontrato spesso la verbalizzazione dei propri malesseri e dopo averne parlato, la "liberazione".
Questo il cantante Matt ha dichiarato ad una trasmissione in merito a Fake Empire:
E' un pezzo sulla fuga dalla realtà, come se ci svegliassimo e decidessimo di pretendere che i cieli siano sempre blu e che tutto sia perfetto. Uno scappare da una realtà terribilmente deprimente per crearsi un mondo immaginario in cui finalmente credere.