giovedì 19 luglio 2012

Pasticcio di miglio

So che a causa del caldo non è proprio il massimo utilizzare il forno (io in realtà lo utilizzerei 365 giorni l'anno! e se penso al forno penso alla magia del calore e del fuoco, e alla trasformazione alchemica che avviene con i cibi... sì in fondo il mio sogno è fare la casalinga e stare a casa a fare un sacco di esperimenti culinari :) ma questo timballo voglio assolutamente consigliarvelo, la ricetta è presa dal numero di Luglio-Agosto di Cucina Naturale ed io l'ho già fatta due volte, il miglio è uno dei miei cereali preferiti, si presenta in chicchi e i tempi di cottura variano da 15 minuti a oltre 20 nel caso si voglia ottenere un bel "pappone", come lo chiamo io.
Le proprietà del miglio sono innumerevoli: è ricco di lecitina, fosforo, ferro, silicio, è l'unico cereale alcalino, dunque diminuisce e neutralizza l'acidità, combatte l'anemia, cura disfunzioni di pancreas e fegato, rinforza la memoria grazie alla presenza di fosforo e lecitina, ed ha un effetto positivo su unghie e capelli grazie al contenuto di silicio.
Grazie alla sua consistenza è poi perfetto per preparazioni come polpette, timballi, crocchette, oltre che ottimo così com'è.
Ma veniamo al timballo:

Ingredienti per 4 persone:

250g di miglio
1 peperone rosso e 1 verde
una decina di fiori di zucca
1 cipolla piccola
mezzo bicchiere di vino bianco
4 cucchiai di olio extra vergine
sale e pepe
(mandorle in scaglie da ricetta originale, che io pero' non ho messo) 

Sciacquare e lessare il miglio con una quantità di acqua pari al doppio del suo volume per circa 20 minuti.
Tritare la cipolla e stufarla in una padella per 5 minuti abbondanti con l'olio. A questo punto aggiungere i peperoni a dadini, lasciarli insaporire per un quarto d'ora abbondante (io anche 20 minuti, aggiungendo dell'acqua per farli diventare molto teneri) e poi sfumare col vino facendolo evaporare.
Mondare e tagliare a striscioline i fiori di zucca quindi aggiungerli ai peperoni poco prima di terminare la cottura.
Salare e pepare.
Mescolare il miglio alle verdure e stenderlo in una pirofila, farlo gratinare sotto il grill del forno per 5-10 minuti fino a quando avrà preso un bel colore dorato (posso mettere del grana prima o del pan grattato per agevolare la crosticina).
Servire!!!!!!
Et voilà:

mercoledì 11 luglio 2012

Un Fiore per questo caldo

Sappiamo bene che non è possibile prendere o consigliare i Fiori di Bach "a protocollo". Andrebbe a cadere il fondamento su cui lo stesso Dottor Bach ha basato tutta la sua medicina. Non curiamo il sintomo né la malattia, ma riequilibriamo le emozioni della persona, adattandoci a lei.
Ci sono Fiori però che nella pratica sappiamo possiamo utilizzare anche sul sintomatico, uno su tutti, il fantastico Olive.
La definizione che ne ha dato Bach è questa:
"Quelli che hanno sofferto molto mentalmente o fisicamente e sono tanto stanchi e affaticati da sentirsi allo stremo delle forze, incapaci di compiere il minimo sforzo. La vita quotidiana per loro è un duro lavoro, senza piacere."
Tradotto nella vita di tutti i giorni, uso Olive quando sono stanca, fisicamente soprattutto. E può essere una stanchezza dovuta a qualsiasi cosa: un trasloco, un periodo pesante al lavoro, un periodo impegnativo di studio.
Olive dunque è sicuramente un rimedio non tipologico, il periodo di stanchezza fortunatamente come arriva passa, non può essere uno stato permanente, e questo Fiore ci aiuta ad affrontare in modo più lucido la quotidianità.
Quello che forse non tutti sanno è che Olive ci è di grande aiuto anche nelle convalescenze, momento in cui siamo piuttosto deboli, ed il nostro sistema immunitario deve ricostituirsi, oppure quando siamo noi a dover seguire una persona malata, cosa che ci toglie energie sia fisiche che psichiche.
Olive corre in nostro aiuto anche in periodi come questo, in cui fa molto caldo. Perché ci ritempra, ci tira su, è il caffè dei Fiori di Bach.
Posso utilizzarlo preparandomi il classico boccetto di trattamento da 30ml in cui metto 2 gocce di Rimedio, oppure acquistando lo stock posso disporre delle due gocce da mettere magari nel mezzo litro d'acqua o nel litro in modo da prenderlo diluito durante tutta la giornata.
Olive ci aiuta proprio a recuperare le energie per affrontare la vita con entusiasmo.




Nelle Scritture l'Olivo compare a più riprese, la Scheffer ci ricorda che la colomba porta a Noè il ramo di un ulivo come simbolo della fine del diluvio universale e del ritorno della tranquillità e della pace sulla terra. Analogamente l'essenza del fiore è collegata al principio della rigenerazione, della pace e dell'equilibrio ritrovato.
Nell'Orto del Getsemani Gesù si rifugia dopo l'ultima cena, proprio sotto gli ulivi e Cattabiani ci ricorda che "tanta ricchezza simbolica è giustamente meritata da questa pianta che offre un frutto prezioso, ricco di glucidi, protidi, e minerali fra cui calcio enzimi e vitamine A, B1, B2, PP... I Romani ritenevano che i massaggi con l'olio d'oliva fossero un bagno di giovinezza. In effetti esso è un lenitivo e un emolliente, e cura screpolature ed ustioni."

In Gemmoterapia i giovani getti di Olea Europaea hanno un tropismo elettivo per i vasi arteriosi in generale e per il metabolismo glicidico e lipidico (Piterà).