domenica 3 gennaio 2016

Come limitare i danni durante le Feste (Buon 2016!!!!)


Le Feste e i giorni di vacanza a casa, sono un grande toccasana per rigenerare mente e corpo. Il corpo tuttavia è alquanto “strapazzato” dal cibo che spesso mangiamo proprio in occasione del Natale.
Chi ha la fortuna di vivere in una famiglia che magari è vegana, o molto attenta, non ha certo di questi problemi. Ma chi, magari a fatica, è riuscito a mantenere un livello di “integrità alimentare” per il resto dell’anno, in questi giorni deve capitolare.


Il cibo per quanto mi riguarda, non è solo materia biochimica che introduco nel mio corpo; è convivialità, è amore, è adesione e coesione con l’ambiente che mi circonda, è permettere ad altri di occuparsi di me.
Il problema è che la nostra tradizione mette al primo posto i dolci con tantissimo zucchero, il pesce, la carne, e un’immensa varietà di salumi che sulle tavole natalizie incombe come non ci fosse un domani.
Su certi cibi davvero non ho nessun problema a dire no (vedi i salumi e la carne), ma pesce e dolci, un buon vinello, ahimè, sono moooolto difficili da rifiutare.
Seguendo il criterio che più di tutti gli altri nel corso dei miei studi ho ritenuto davvero valido ed intelligente (ovvero una macrobiotica rivisitata ed adattata alla nostra meravigliosa cucina italiana), i cibi non vanno valutati per l’apporto nutrizionale o biochimico, ma per la loro polarità: yin o yang.
Zucchero, alcool, frutta sono yin
Prodotti da forno, cibo animale, sale, sono yang.
Quello che dobbiamo ottenere durante una giornata è: EQUILIBRIO.
Non esagerare col cibo troppo yin, né con quello troppo yang (che crea più che altro accumuli duri da estirpare), e, se proprio non abbiamo voluto fare gli estremisti, cercare di limitare i danni.
Sicuramente la bevanda/rimedio che più di tutti ci soccorre in questi giorni è il mitico te KUKICHA.
Il Kukicha Uji è un Tè Verde Giapponese, prodotto nella regione di Uji, ottenuto utilizzando i rametti più sottili della pianta del thè ed è conosciuto anche come “Tè di Tre anni”, per via della sua preparazione. La pianta da cui si ottiene questo tè è la Camellia sinensis.
Il Kukicha è composto da una miscela di tre componenti della pianta del thè:
• rametti di tre anni di età tagliati dalla parte inferiore della pianta
• rametti più robusti, raccolti ogni dieci anni, generalmente in inverno
• rametti più sottili e foglie.
Ha proprietà diuretiche, ipoglicemizzanti e depurative del sangue.  
Totalmente privo di stimolanti aiuta il rilassamento, in questo periodo è consigliato berlo quotidianamente, perché alcalinizzante, soprattutto se ho abusato di cibi “acidi” (zucchero, caffe, carne, latticini ecc.)
Aiuta il funzionamento dei reni, bevuto caldo dopo il pasto favorisce la digestione, è adatto all’uso quotidiano. I rametti di tè vanno bolliti per circa dieci minuti se si vuole una bevanda più forte, altrimenti per una più leggera e gradevole bastano pochi minuti di infusione.
Ricco di minerali con molte proprietà salutari e di vitamine, molto ricco di ferro, calcio e vitamina A.

Contiene calcio, vitamina C, riduce la pressione arteriosa, aiuta la digestione, combatte la fatica, fa abbassare il livello di colesterolo, brucia i grassi e inoltre fa bene alla nostra pelle.

Insomma, io normalmente non riesco proprio a fare a meno di questo tè, in questo periodo ancor di più!

Buon Kukicha a tutti!



Bibliografia:
- C. Trevisani, Fondamenti di Nutrizione, Enea
- Corsi di Martin Halsey, La Sana Gola
- immagini prese dal web